lunedì 30 marzo 2009

Lavoro, Pagliarini: "Salari fermi al 1993. Con la riforma del modello contrattuale andrà anche peggio"


"Berlusconi scarica la crisi sui lavoratori"


"I salari netti sono fermi al 1993: lo ha spiegato oggi, dati alla mano, l’Ires Cgil e se ne sono accorti benissimo anche la maggior parte dei lavoratori dipendenti, visto che faticano terribilmente ad arrivare alla fine del mese anche quando usufruiscono di salari considerati ‘medi’. A questo dato più che allarmante si aggiungono i numeri sulla disoccupazione nel biennio 2008-2010, che sfiora il milione di lavoratori, e l’incidenza pesantissima di prezzi e tariffe sul loro reddito. E’ evidente che servirebbe una strategia politico-economica volta alla redistribuzione della ricchezza, vale a dire l’opposto di quanto sta accadendo in questo Paese da quando Berlusconi siede a palazzo Chigi. Infatti, con la recente riforma del modello contrattuale, è stata preclusa la possibilità di recuperare la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni ed è fin troppo chiaro che il governo ha scelto di scaricare gli effetti della crisi sui lavoratori. Sarebbe bene che il premier, che elargisce solo elemosine sul modello della ‘social card’, ci risparmiasse almeno le chiacchiere demagogiche sulle difficoltà degli italiani, mentre gli stessi affondano in seguito al tracollo economico per effetto delle sue precise scelte". E' quanto afferma Gianni Pagliarini, responsabile Lavoro del PdCI.

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