venerdì 8 gennaio 2010

Scuola - Bergonzi: "E' emergenza: gli studenti non trovano nè 'leccornie' e nè carbone"



“Gli 8 milioni di studenti rientrando dalle vacanze non hanno trovato nelle loro scuole né le leccornie né il carbone della befana. La Gelmini, infatti ha deciso di privare le scuole pubbliche anche delle risorse indispensabili per il loro quotidiano funzionamento: per pagare i supplenti, per realizzare i progetti, per acquistare la cancelleria. Siamo all’emergenza: lo Stato non paga alle scuole 1 miliardo di euro ad esse dovuto per legge e impedisce loro di funzionare. A pagare sempre di più sono le famiglie!”. E’ quanto afferma Piergiorgio Bergonzi, responsabile scuola del PdCI – Federazione della sinistra.


“Gli 8 milioni di studenti - continua l’esponente del PdCI - di babbo natale e della befana non hanno trovato nemmeno i sacchi vuoti. Gelmini e Tremonti erano passati a fine 2010 e li avevano riempiti di 16.000 insegnanti precari, di altri trentamila docenti e non docenti, di 5000 classi, di 1 miliardo e 600 milioni: tutto rubato alla scuola pubblica con la Finanziaria 2010, tutto da rottamare! I due tuttavia un piccolo dono natalizio non potevano non farlo: 130 milioni alla scuola privata, mentre Formigoni, da parte sua in Lombardia, donava 50 milioni di “buono scuola” solo a 60.000 alunni( in buona parte ricchi e molto ricchi) delle private, nulla ai 900.000 delle pubbliche, nemmeno ai poveri e poverissimi”.

“Dobbiamo impedire – conclude Bergonzi - che ci rubino tutta la scuola pubblica. Dobbiamo pretendere anzitutto che lo Stato rispetti la legge pagando immediatamente il debito di 1 miliardo che le scuole italiane vantano nei suoi confronti. Dobbiamo pretendere che lo Stato investa nell’istruzione: le risorse più urgenti sono immediatamente reperibili tassando le rendite finanziarie e le grandi ricchezze come avviene nel mondo intero. Dobbiamo batterci perché i babbi natale e befane divenuti ladri del nostro futuro se ne vadano”.

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