
Rispetto alla condivisibile impostazione del Piano Sanitario, il PdCI richiede:
1. Sanità pubblica:
- Razionalizzazione dell’intera rete di servizi, con un reale trasferimento delle risorse e dei servizi verso il territorio, per ovviare al taglio dei posti letto ospedalieri, migliorando efficienza e qualità e garantendo un’omogenea diffusione sull’intero territorio regionale;
- Potenziamento della prevenzione e dei controlli nei luoghi di lavoro.
- Programmazione di un migliore utilizzo del personale, prevedendo il riassorbimento degli eventuali esuberi della sanità privata.
- Razionalizzazione dell’intera rete di servizi, con un reale trasferimento delle risorse e dei servizi verso il territorio, per ovviare al taglio dei posti letto ospedalieri, migliorando efficienza e qualità e garantendo un’omogenea diffusione sull’intero territorio regionale;
- Potenziamento della prevenzione e dei controlli nei luoghi di lavoro.
- Programmazione di un migliore utilizzo del personale, prevedendo il riassorbimento degli eventuali esuberi della sanità privata.
2. Sanità privata:
- Valutazione del taglio in termini di spesa, prima che di posti letto, tenendo conto anche degli incrementi e dei comportamenti tenuti negli ultimi anni;
- Reale riequilibrio di lungodegenza e riabilitazione tra pubblico e privato;
- Il sistema dei controlli per la valutazione di appropriatezza dei ricoveri, DRG, utilizzo dei posti letto accreditati, standards di personale, deve essere adeguato e legarsi strettamente a misure sanzionatorie certe;
- Valutazione del taglio in termini di spesa, prima che di posti letto, tenendo conto anche degli incrementi e dei comportamenti tenuti negli ultimi anni;
- Reale riequilibrio di lungodegenza e riabilitazione tra pubblico e privato;
- Il sistema dei controlli per la valutazione di appropriatezza dei ricoveri, DRG, utilizzo dei posti letto accreditati, standards di personale, deve essere adeguato e legarsi strettamente a misure sanzionatorie certe;
3. L’intera programmazione deve rimanere in capo alla Giunta e al Consiglio regionale e non se ne può demandare una parte significativa ai direttori generali delle ASL.
Alla luce di quanto accaduto nel settore sanità che ha evidenziato come il sistema delle convenzioni produca fenomeni di degrado a scapito del primario interesse della tutela della salute, occorre ribadire con forza la necessità di salvaguardare gli attuali presidi ospedalieri della Provincia di Teramo potenziando e qualificandoli mediante la previsione per ciascuno di essi struttre di reparti di eccellenza e di specializzazione che devono scaturire tenendo conto della tradizione di ciascun presidio e delle caratteristiche delle territorialità di riferimento.
Alla luce di quanto accaduto nel settore sanità che ha evidenziato come il sistema delle convenzioni produca fenomeni di degrado a scapito del primario interesse della tutela della salute, occorre ribadire con forza la necessità di salvaguardare gli attuali presidi ospedalieri della Provincia di Teramo potenziando e qualificandoli mediante la previsione per ciascuno di essi struttre di reparti di eccellenza e di specializzazione che devono scaturire tenendo conto della tradizione di ciascun presidio e delle caratteristiche delle territorialità di riferimento.
Partito dei Comunisti Italiani
Federazione Teramo
Federazione Teramo
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