martedì 19 maggio 2009

RISOLUZIONE URGENTE

Sisma del 6 aprile 2009
IL Consiglio Regionale d’Abruzzo
nel ricordare con profonda commozione a quanti sono stati duramente colpiti dal terremoto del 6 Aprile, in particolare i circa 300 Morti, le centinaia di feriti, molti dei quali ancora sofferenti nelle strutture sanitarie, le migliaia che hanno perduto casa, beni e fonti di reddito e tutti Coloro che direttamente o indirettamente vivono tuttora in stato di sofferenza morale, fisica e psichica, anche per effetto del perdurare dello sciame sismico;
nel rinnovare la calorosa espressione di gratitudine per la generosa opera di soccorso e assistenza prestata dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile, dalla Croce Rossa, dalle Misericordie, dalle Forze dell’ordine, dalle Forze armate e da tutte le altre istituzioni pubbliche e organizzazioni del volontariato intervenute da ogni parte del Paese;
fa voti affinché il Parlamento,
nella fase di esame e conversione in legge del Decreto-legge n. 39, integri e perfezioni quest’ultimo al fine di garantire:
1 la ricostruzione, la ristrutturazione e il restauro, a seconda dei casi, nonché l’adeguamento alle norme antisismiche e di eco-sostenibilità, dei beni monumentali, delle infrastrutture e degli edifici pubblici e privati, ivi comprese le cosiddette seconde case, che hanno subito la distruzione o il danneggiamento all’Aquila e in tutti i centri minori, mediante l’assunzione integrale dei relativi oneri a carico del Bilancio dello Stato e del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea, come avvenuto in precedenti analoghe circostanze e in doveroso riconoscimento dell’eccezionale gravità e vastità dell’evento tellurico del 6 Aprile;
2 la più rapida ricostituzione della piena operatività dell’Università dell’Aquila e dell’Ospedale San Salvatore e il loro potenziamento mediante la creazione, presso di essi, di strutture d’eccellenza che assicurino la ricomposizione di quel prestigio tecnico-scientifico costituente una risorsa fondamentale per la dinamica socio-culturale ed economica dell’intera regione;
3 l’adozione di misure idonee a determinare il più sollecito ripristino dell’attività di tutti gli uffici pubblici e delle aziende agricole, artigiane, industriali, commerciali e del terziario;
4 interventi che consentano di salvare e restituire alla pubblica fruibilità i beni archivistici, bibliografici e museali nonché le strutture per lo spettacolo, quali imprescindibili strumenti di tutela dell’identità e della memoria collettiva e di supporto alle fondamentali attività di studio, ricerca e sviluppo;
5 la concessione, sulla base di criteri certi e metodologie obiettive, di sostegni economici temporanei che consentano alle piccole e medie imprese e ai cittadini danneggiati di affrontare la fase emergenziale con dotazioni basiche le quali incoraggino a ripristinare la esercizio delle attività professionali e imprenditoriali e della vita quotidiana;
6 la massima rapidità nel superamento delle sistemazioni d’emergenza, affinché nella fase intermedia rispetto alla ricostruzione vengano scongiurate la dispersione delle comunità e la distruzione dei tessuti socio-economici tradizionali;
7 l’inserimento nell’Obiettivo 1 dell’Unione Europea della Regione Abruzzo e il riconoscimento al territorio ricadente nel cratere sismico del beneficio decennale della defiscalizzazione;
8 un incisivo ruolo della Regione e degli enti locali dell’Abruzzo nel processo di programmazione e gestione delle fasi susseguenti a quella emergenziale, in armonia con l’orientamento federalista che ispira il lavoro del Parlamento.
9 una chiara inconfutabile riperimetrazione del cratere sismico che includa quelle aree e quei comuni che hanno riportato danni rilevanti a Persone e cose a seguito del sisma;
10 un chiaro ed effettivo riconoscimento ed una riparazione di tutti i danni, oggettivamente riconosciuti come provocati dal sisma, in tutte quelle aree e quei comuni posti al di fuori dell’area individuata come cratere;
11 l’estensione “ad personam” dei benefici, anche fiscali, previsti dal decreto a tutti coloro che, anche se fuori dall’area del cratere, hanno subito danni gravi alle proprie abitazioni e/o alle loro attività professionali e produttive;
12 la sospensione, almeno per 5 anni, delle misure connesse al rientro dei debiti pregressi della sanità abruzzese, anche in attesa della definizione giudiziaria dei procedimenti in corso, che ne attribuiscano le responsabilità e, almeno in parte, gli oneri;
13 considerare una eventuale “abbuono”, per il raggiungimento di 40 anni di contributi, con un massimo di 5 anni, per i dipendenti pubblici, della Regione dell’Aquila e provincia, molti dei quali sono, tra l’altro, impossibilitati a svolgere il loro lavoro e/o costretti per continuare il servizio a penosi e disagevoli trasferimenti in altre province.
14 Per quanto riguarda il reperimento e l’esproprio delle aree da destinare alla costruzione di nuove abitazioni, anche provvisorie, prevedere che:
a. vengano salvaguardati il più possibile gli interessi di quei proprietari in tali aree esercitano le loro attività prevalenti (imprenditori agricoli a titolo principale)
b. che vengano pagate le aree al valore del prezzo di mercato per le aree edificabili, anche al fine di evitare prevedibili contenziosi che si risolverebbero con maggiori oneri a carico dello Stato (come da ripetute sentenze, passate in giudicato, della suprema Corte);
c. che nella definizione e reperimento delle suddette aree vengano coinvolti in modo determinante gli enti locali (Comuni, Province, Enti Parco).
Il Consigliere Proponente
Antonio Saia
L’Aquila 19.05.2009

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