venerdì 5 febbraio 2010

IL GOVERNO CONTINUA L' OPERA DI DEMOLIZIONE DELLA SCUOLA

Dopo i tagli in finanziaria di Tremonti, la vergognosa legge su scuola e università della Gelmini, la deprimente boutade in salsa leghista sulla quota al 30 % per gli studenti immigrati nelle classi italiane, ora finalmente anche i regolamenti governativi per il “riassetto” degli istituti superiori. Ne sentivamo il bisogno!
L’ indecenza manifesta di questo governo sta proprio nella sua costante demolizione della democrazia sociale e dei molti diritti faticosamente conquistati decenni addietro. E la scuola così come l’abbiamo vissuta noi fino ad oggi è l’oggetto principale da distruggere.

Non una scuola di tutti ma classista, e per giunta lanciata indietro quasi di un secolo. Il riordino dei licei e degli istituti tecnici e professionali non si allontana da questo obiettivo: riduzione drastica degli indirizzi e dei corsi di studio, chiusura di scuole, sedi e classi, meno ore di studio e di laboratorio, taglio di quasi ventimila docenti e la mancata assunzione di quelli già precari; ma soprattutto l’ idea stessa di scuola, in virtù della quale in una società aperta, cosmopolita, lanciata verso un meticciato di culture e conoscenze invece di ampliare le conoscenze e costruire una scuola in grado di formare le nuove generazioni, si riduce drasticamente la scelta formativa e quel poco che rimane lo si sgretola a suon di tagli. E questa sarebbe la scuola che ci avvicina all’ Europa!
La realtà è che con questo assetto gli studenti saranno obbligati ad operare una scelta drastica del loro futuro scolastico già a 13 anni, e la scelta sbagliata non potrà fare altro che rimpinguare le già esorbitanti cifre delle dispersione scolastica nostrana, in più saranno costretti a scegliere in una scuola dequalificata e destrutturata, con meno docenti e risorse.
La FGCI ha già detto un forte no all’ idea classista e privatistica che questo governo ha della scuola e dell’ istruzione, e i regolamenti governativi non sono da meno. In ogni città e scuola manifesteremo e combatteremo come sempre, perché contro questo governo la lotta non si fermi.

Gian Piero Cesario - Responsabile Nazionale Scuola FGCI

1 commento:

  1. Non so quanto possa interessare in Abruzzo, però vi informo che il Liceo Copernico a Bologna è ufficialmente occupato, e si stanno muovendo anche le altre scuole.

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