giovedì 24 giugno 2010

A POMIGLIANO UCCISI I DIRITTI DEI LAVORATORI

Oliviero Diliberto segretario Comunisti Italiani
“Pomigliano l’Azienda consuma un delitto”
Indipendentemente dal risultato del referendum, che è una pistola puntata contro la tempia dei lavoratori, a Pomigliano si sta consumando un vero e proprio delitto contro la Costituzione, i diritti di cittadinanza, senza alcun rispetto per gli uomini e le donne che lavorano

La Fiat ha molti pesi sulla coscienza. Dai reparti-confino inventati da Valletta per punire i lavoratori più battaglieri, alla farsa della marcia dei 40mila quadri, gestita e finanziata dalla Fiat stessa, al godimento e sperpero dei finanziamenti pubblici di cui si è avvalsa come nessun altro imprenditore in Italia. Ma la vicenda di Pomigliano supera ogni limite e non sarà dimenticata. I padroni della Fiat rivendicano i loro profitti in nome di un progresso che è fatto solo dei quattrini che si mettono in tasca, facendo a pezzi il movimento operaio, mentre un governo corrotto e corruttore sta a guardare questo sfacelo con inerzia e compiacimento”.



Gianni Pagliarini, responsabile Lavoro Comunisti Italiani
E’ opportuno che Marchionne si dia una calmata.
Ulteriori atti di imperio o ricatti, della serie 'lavoro solo con chi ha firmato', hanno il chiaro sapore di ritorsione verso chi si è espresso per il 'no'.
Azienda e governo facciano invece tesoro dell'esperienza e considerino la consistenza dei 'no' come un ammonimento ad abbandonare posizioni ottocentesche e progetti di contro-riforme sui diritti dei lavoratori.

Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del Comunisti Italiani
L'Imu (Imposta municipale unica) è l'ennesima carognata di Tremonti. La finanza creativa del ministro non ha più limiti.
La nuova tassa sulla casa sbugiarda il governo, a riprova del fato che questo Esecutivo prende in giro gli italiani senza alcuna vergogna

(A volte ritornano. Grazie al federalismo fiscale viene ridato ai Comuni il potere di “imposizione fiscale su immobili e territorio”, come ha annunciato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti..
Ovvero? E’ probabile che verrà istituita una nuova imposta, l’Imu (Imposta municipale unica) e al suo interno ogni Comune potrebbe decidere se reintrodurre o meno la cara vecchia Ici, l’imposta sulla casa che, per le prime case, venne tolta nel 2008 al momento dell’insediamento del quarto governo Berlusconi.
Il governo smentisce, ma sicuramente c’è il dubbio che l’arrivo dell’imposta municipale unica possa essere un trucco per fare tornare l'Ici. E infatti Tremonti ha parlato di “ritorno dell’imposizione fiscale ai Comuni su immobili e territorio”.
Anche se non c’è solo l’Ici. L’idea è quella di accorpare le imposte che oggi sono spezzettate, come quella su rifiuti o di registro.)

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