giovedì 15 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA: EMERGENZA RIFIUTI IN ABRUZZO

L’emergenza rifiuti nel pescarese dimostra ancora una volta come il vezzo di non affrontare per tempo i problemi determini danni giganteschi. Così come dimostra l’approssimazione degli amministratori regionali che si svegliano solo ad emergenza conclamata.

La giunta regionale, ma anche le province ed i vari consorzi, si stanno dimostrando non all’altezza della situazione; tutti fanno e hanno fatto chiacchiere, ma di soluzioni o idee nemmeno l’ombra.

Come Partito dei Comunisti Italiani crediamo che la soluzione o quanto meno l’attenuazione del problema sia quello di attuare immediatamente e senza dilazioni una “politica” finalizzata al potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti. Una politica che deve necessariamente puntare ad un robusto aumento delle percentuali di raccolta differenziata da parte di tutti i comuni.

Occorrono misure drastiche e non più derogabili. Non è più il tempo di chiacchiere, di tempi lunghi, di riunioni, di meeting: l’emergenza è già sulle nostre strade.

Ovviamente non basterebbe la declamazione della necessità dell’aumento delle percentuali di raccolta differenziata, se non fosse seguita da un impegno orientato a realizzare campagne di informazione capillare nei confronti dei cittadini, per dare loro strumenti utili su come la raccolta differenziata va fatta, ma finalizzata anche ad aumentare i livelli di sensibilizzazione collettiva circa i vantaggi che politiche di differenziazione dei rifiuti comportano.

Sono necessarie, altresì, azioni di carattere più generale, sull’uso dei prodotti biodegradabili, su un diverso uso per esempio degli imballaggi, che producono gran parte dei nostri rifiuti.

Disastrosa, di contro, sarebbe la scelta di installare sul territorio abruzzese un inceneritore dei rifiuti. Scelta cui il Partito dei Comunisti Italiani conferma tutta la propria contrarietà.

Un inceneritore in Abruzzo non solo non risolve i problemi dei rifiuti, ma li aggrava ulteriormente, esponendo i cittadini, peraltro, al rischio pesante per la salute derivante dagli effetti nefasti che l’attività di incenerimento dei rifiuti determina.

Va considerato, inoltre, che con la raccolta differenziata ed il riciclaggio la quantità di energia risparmiata è decine di volte superiore a quella recuperata dagli inceneritori, il cui funzionamento comporta costi altissimi di gestione e danni incalcolabili, come detto, per la salute umana.

Anche sotto il profilo dei risvolti occupazionali la scelta della installazione di un inceneritore si presenta come fallimentare. Mentre un simile impianto potrebbe determinare le condizioni per un numero di posti di lavoro bassissimo, l’attivazione di un ciclo dei rifiuti integrato fra raccolta differenzia, trattamento meccanico biologico e riciclaggio, sarebbe in grado di dare lavoro sano e duraturo a molte persone.

Il Partito dei Comunisti Italiani, a sostegno di questa battaglia, per l’attivazione ed il potenziamento di un ciclo virtuoso dei rifiuti, contro la sciagurata scelta dell’inceneritore, chiama tutte le forze politiche ed ambientaliste della nostra regione, nella convinzione che il futuro dell’Abruzzo non possa essere “incenerito” dalle politiche scellerate della destra.



Partito dei Comunisti italiani

Il Segretario Regionale

Antonio Macera

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