domenica 15 marzo 2009

LA NOSTRA SFIDA, L'IMPEGNO PER RIUNIRE I COMUNISTI !!!

TRATTO DA : http://www.fgci.it/
Nichi Vendola, il presidente della Regione Puglia, già candidato alla segreteria di Rifondazione Comunista nonché leader della “nuova” Sinistra per le libertà, ha di recente affermato che con l'Udc di Pierferdinando Casini e di Totò Cuffaro (per intenderci, l'ex presidente della Regione Siciliana che festeggiò con un vassoio di cannoli la condanna a 5 anni per favoreggiamento semplice nei confronti di notissimi esponenti di Cosa Nostra) si può immaginare un'alleanza.
Lo stesso Udc che ha gridato all'omicidio per il caso Englaro e che non perde occasione per stracciarsi le vesti davanti ai diktat che provengono da Oltretevere.
Che sta succedendo nella Sinistra Italiana? Quali poteri forti ci stanno dietro questa operazione neocentrista che qualcuno sta cercando di mettere in campo? I lavoratori, oltre che guardarsi da Berlusconi e da Franceschini (riscopertosi di sinistra nel chiedere un assegno mensile per i disoccupati solo perchè è certo che non potrà ottenerlo), dovranno guardarsi anche dall'allegra brigata Vendola – Fava – Giordano – Nencini?
La nascita del Pd e l'elezione alla sua direzione di Walter Veltroni ha reso possibile, con l'estromissione della sinistra e dei Comunisti dal Parlamento Italiano, che in questa legislatura i poteri forti potessero portare a casa le riforme più reazionarie: dalla svendita di Alitalia a spese dei contribuenti alle riforme della scuola e dell'università, dall'abolizione de facto della contrattazione collettiva nazionale sino ad arrivare al recente disegno di legge che cerca di cancellare il diritto allo sciopero, garantito dalla Costituzione Italiana.
Quello che è in campo ora è invece il tentativo di distinguere la sinistra buona, salottiera ed erede della peggiore tradizione del socialismo italiano (nella lista che presenteranno alle europee ci saranno anche i nipotini di Craxi, per intenderci) dai comunisti trinariciuti che ancora oggi sono convinti della necessità di tutelare i lavorati salariati, di fissare per legge la paga orario (lo stiamo facendo in questi mesi con la campagna sullo Smog), di dire in modo chiaro e netto che sulle nostre vite decidiamo noi, e non il Vaticano.
Se prevarranno gli uni, la normalizzazione del quadro politico italiano avviata con lo scioglimento del PCI e continuata nelle mille controriforme che hanno attaccato i diritti degli studenti e dei lavoratori sarà portata definitivamente a termine.
Le elezioni europee non saranno un appuntamento semplice. Dovremo convincere i giovani di sinistra, che si riconoscono nella falce e martello o che semplicemente vivono il dramma della disoccupazione e della precarietà, che non solo è utile andare a votare, ma che è utile votare per la Lista Comunista. Coloro che voteranno Partito Democratico o i pochissimi che voteranno Sinistra delle Libertà rischiano di consegnare l'Italia all'immobilismo perenne, di mettere la parola fine alla possibilità di avere qualcuno che difenda i loro diritti, che sono i nostri diritti.
E' necessario uno sforzo sovraumano. La FGCI e i Giovani Comunisti devono impiegare ogni giorno dei prossimi mesi perchè la Lista Comunista non solo superi la soglia di sbarramento del 4%, ma abbia un grande successo; perché si possano porre le basi per la costruzione di un nuovo progetto politico che facendo tesoro della tradizione e delle battaglie che i compagni e le compagne che sono venuti prima di noi hanno portato avanti, sappia guardare al futuro in questo paese. Coscienti che spetta noi costruire l'unica alternativa possibile. Potrebbe essere la nostra ultima occasione. Non sprechiamola.

Riccardo Messina, coordinatore nazionale FGCI

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