Il grave momento che sta attraversando la nostra Regione a seguito delle scosse di terremoto che ne hanno devastato una larga parte di territorio, arrecando distruzioni e lutti a molti nostri corregionali, pongono a tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione l’obbligo morale di accantonare in questa fase ogni velleità polemica per mettersi a disposizione del Popolo Abruzzese e dei Cittadini colpiti in questo grave momento.
Sentiamo forte il dovere di dare la piena nostra solidarietà alle Famiglie delle Vittime ed a tutta la Popolazione delle aree interessate dal Sisma, che stanno vivendo questi drammatici momenti di sofferenza.
Nel dare la piena disponibilità’ del gruppo del P.D.C.I. a collaborare in tutte le forme che si riterranno utili ed opportune, ho auspicato, comunicandolo al Presidente del Consiglio Nazario Pagano, prontamente intervenuto sul luogo del disastro, di intervenire nelle forme e con i mezzi a Sua disposizione, per rappresentare al Governo del Paese ed alla Giunta Regionale, l’esigenza di fornire con tempestività ogni assistenza necessaria ai nostri Concittadini colpiti dal disastro.
Un primo segnale dovrebbe anche essere quello di chiedere al Commissario nominato dal Governo nazionale par risanare i debiti della sanità’, dott. Redigolo, di revocare subito tutti i provvedimenti di "taglio" sin qui adottati, a partire dal divieto di stabilizzazione dei numerosi precari delle A.S.L. e dal decreto che ha inasprito i ticket sanitari sui farmaci, ferma restando invece l’esigenza di procedere sulla strada del risanamento attraverso misure di razionalizzazione e moralizzazione delle attività’ sanitarie dei settori pubblico e privato.
Occorre altresì rappresentare al Governo Nazionale la grave situazione che caratterizza il nostro territorio ed i centri storici di molti comuni ove le costruzioni si sono rivelate da tempo fatiscenti ed inadeguate a resistere agli eventi sismici che frequentemente interessano la nostra regione e che in passato ne hanno luttuosamente più volte segnato la storia.
Gli Abruzzesi attendono ancora che venga completata l’opera di riparazione dei danni degli eventi sismici del 7 e 11 maggio 1984 e già si trovano a dover affrontare una nuova emergenza: il progetto di legge nazionale in discussione in questi giorni, noto come "Piano casa" , anziché favorire nuovi ampliamenti e possibili speculazioni che potrebbero danneggiare ulteriormente l’ambiente e l’assetto urbanistico, dovrebbe innanzitutto rappresentare l’occasione per fare interventi atti a salvaguardare la sicurezza degli edifici attraverso la loro ristrutturazione con moderni criteri antisismici.
Il Presidente del Gruppo P.d.C.I.
Antonio Saia
L’Aquila 6 aprile 2009
Sentiamo forte il dovere di dare la piena nostra solidarietà alle Famiglie delle Vittime ed a tutta la Popolazione delle aree interessate dal Sisma, che stanno vivendo questi drammatici momenti di sofferenza.
Nel dare la piena disponibilità’ del gruppo del P.D.C.I. a collaborare in tutte le forme che si riterranno utili ed opportune, ho auspicato, comunicandolo al Presidente del Consiglio Nazario Pagano, prontamente intervenuto sul luogo del disastro, di intervenire nelle forme e con i mezzi a Sua disposizione, per rappresentare al Governo del Paese ed alla Giunta Regionale, l’esigenza di fornire con tempestività ogni assistenza necessaria ai nostri Concittadini colpiti dal disastro.
Un primo segnale dovrebbe anche essere quello di chiedere al Commissario nominato dal Governo nazionale par risanare i debiti della sanità’, dott. Redigolo, di revocare subito tutti i provvedimenti di "taglio" sin qui adottati, a partire dal divieto di stabilizzazione dei numerosi precari delle A.S.L. e dal decreto che ha inasprito i ticket sanitari sui farmaci, ferma restando invece l’esigenza di procedere sulla strada del risanamento attraverso misure di razionalizzazione e moralizzazione delle attività’ sanitarie dei settori pubblico e privato.
Occorre altresì rappresentare al Governo Nazionale la grave situazione che caratterizza il nostro territorio ed i centri storici di molti comuni ove le costruzioni si sono rivelate da tempo fatiscenti ed inadeguate a resistere agli eventi sismici che frequentemente interessano la nostra regione e che in passato ne hanno luttuosamente più volte segnato la storia.
Gli Abruzzesi attendono ancora che venga completata l’opera di riparazione dei danni degli eventi sismici del 7 e 11 maggio 1984 e già si trovano a dover affrontare una nuova emergenza: il progetto di legge nazionale in discussione in questi giorni, noto come "Piano casa" , anziché favorire nuovi ampliamenti e possibili speculazioni che potrebbero danneggiare ulteriormente l’ambiente e l’assetto urbanistico, dovrebbe innanzitutto rappresentare l’occasione per fare interventi atti a salvaguardare la sicurezza degli edifici attraverso la loro ristrutturazione con moderni criteri antisismici.
Il Presidente del Gruppo P.d.C.I.
Antonio Saia
L’Aquila 6 aprile 2009
Nessun commento:
Posta un commento