giovedì 25 giugno 2009

INTERPELLANZA URGENTE


Situazione Terme di Caramanico

Il sottoscritto Antonio Saia Consigliere regionale del P.d.C.I.

Premesso che
la società “Terme di Caramanico” che gestisce i due stabilimenti termali di Caramanico e Popoli, trovasi da tempo in difficoltà finanziaria tanto da non poter assicurare i pagamenti dovuti ai dipendenti ed ai fornitori;
tale situazione ha indotto la direzione della società a chiedere alle banche (Carichieti e Caripe) l’approvazione di un piano finanziario che potesse consentire mediante anticipazioni la continuazione dell’attività di cure termali;
poiché, ad oggi, malgrado l’aggravarsi della situazione, le suddette banche non hanno aderito alla richiesta, i responsabili della società ed i dipendenti hanno scritto al Presidente della Giunta Regionale, agli Assessori competenti ed al Presidente del Consiglio per far presente la situazione ed interessarli al problema, che in qualche modo coinvolge la responsabilità della Regione stessa;
il Presidente del Consiglio Regionale ha girato tali lettere ai gruppi consiliari per portarli a conoscenza del problema;
la grave situazione in cui versa la società delle Terme ha già causato la mancata apertura dello Stabilimento Termale di Popoli e mette a serio rischio la continuazione dell’attività dello stabilimento di Caramanico, proprio nel momento in cui la stagione turistico-termale si sta avviando al periodo di massima attività;
Rilevato che
da quanto esposto nella missiva inviata dalla Direzione delle Terme alla Regione, le cause della crisi sarebbero in gran parte dovute ai ritardi dei pagamenti dalle ASL ed al mancato rinnovo delle convenzioni per le cure riabilitative da parte della regione e, in parte, al disimpegno delle predette banche che, ancora una volta, omettono di sostenere con il credito le attività imprenditoriali e produttive della Regione;
Sottolineato il fatto che
le Terme di Caramanico costituiscono storicamente una delle più importanti stazioni termali d’Italia per le cure delle patologie respiratorie ed arto-reumatiche e forse la più importante del mezzogiorno;
oltre alla funzione terapeutico-riabilitativa esse costituiscono una rilevante risorsa della Regione per quanto riguarda le attività turistiche e quindi l’intera economia della zona, anche perché essa richiama un importante flusso turistico-termale da molte altre Regioni del centro-sud e, in particolare, dal Molise e dalla Puglia;
l’attività prevalentemente stagionale delle Terme ha grandi ripercussioni economiche ed occupazionali, sia dirette (in quanto consente di occupare per molti mesi Lavoratori generici e professionisti), sia indirette in quanto favorisce un notevole flusso di turisti che danno lavoro alle numerose attività ricettive della zona (alberghi, pensioni, aziende agrituristiche, locali di intrattenimento, ecc…);
Rilevato che
alla luce di quanto sopra detto la sospensione dell’attività delle Terme costituirebbe un danno gravissimo per l’economia di una vasta area dell’alta Valpescara che già deve accusare il colpo derivante dall’impatto emotivo che i recenti eventi sismici hanno causato sulla popolazione, che rischia di danneggiare l’attività turistica ed economica dell’intera Regione;

Denunciato
infine il fatto che appare discutibile l’atteggiamento delle due già citate banche (Carichieti e Caripe) che si sottraggono alla necessità di sostenere, attraverso l’apertura di credito, attività estremamente rilevanti per l’intera economia dell’area;
INTERPELLA
il Presidente della Giunta Regionale, l’Assessore alla Sanità, l’Assessore al Turismo e l’Assessore allo Sviluppo Economico per chiedere:
se non ritengano opportuno ed urgente
intervenire presso le ASL per sollecitare il pagamento regolare ed in tempi rapidi delle competenze dovute alla suddetta Azienda Termale per le prestazioni effettuate;
intervenire presso le suddette banche perché esse adempiano al principale obbligo connesso al loro ruolo che è quello di sostenere, attraverso il credito, l’economia del Paese e quindi, nel caso specifico consentano attraverso la rapida approvazione di un piano di risanamento concordato, di concedere alla suddetta Società le anticipazioni necessarie alla prosecuzione dell’importante attività;
quali altre iniziative urgenti intendano assumere per far sì che non venga definitivamente compromessa l’attività delle terme di Caramanico e Popoli e quindi l’intera stagione turistica della zona e per avviare una fase di ristrutturazione e rilancio dell’attività termale così importante per l’economia della nostra Regione
IL CONSIGLIERE REGIONALE P.d.C.I.
Antonio Saia
L’Aquila 25/06/2009

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