venerdì 19 giugno 2009

INTERROGAZIONE CONSIGLIERE REGIONALE TOTO' SAIA


Situazione dipendenti Villa Pini
Una interpellanza al Presidente della Regione e all’Assessore region ale alla Sanità è stata presentata dal Consigliere Antonio Saia (Pdci) per sapere se ‘’ non ritengano provvedere alla immediata sospensione dell’accreditamento nei confronti delle strutture sanitarie accreditate che reiteratamente ed in modo continuativo non rispettano gli accordi collettivi nazionali, come previsto dalla Legge 32;se non ritengano opportuno adottare un provvedimento analogo al progetto di legge presentato dal sottoscritto, che prevede il riassorbimento del personale delle suddette strutture sanitarie cui venga tolto l’accreditamento, nei numerosi posti vacanti delle ASL abruzzesi’’. Dopo aver rilevato che ‘’la grave situazione creatasi a seguito del mancato pagamento degli stipendi, perdurante da oltre 6 mesi, ai circa 1600 dipendenti del gruppo Villa Pini, del San Stefar e di altri collegati; questo fatto grave sta riducendo alla fame i dipendenti stessi, (e le loro famiglie), che gli sessi lavoratori svolgono un servizio pubblico per conto della Regione, servizio quello sanitario, che tende ad assicurare un diritto costituzionalmente garantito e che quindi fa si che questi lavoratori vanno assimilati a dipendenti pubblici’’ ha anche evidenziato che ‘’ che di fronte a tale palese inadempienza la Giunta Regionale non può continuare pilatescamente a lavarsi le mani come ha fatto nella seduta del Consiglio regionale del 16 giugno 2009, facendo approvare una risoluzione che rimette nelle mani esclusive della proprietà del gruppo Villa Pini, la possibilità che ai dipendenti vengano pagati gli stipendi arretrati’’.

Terremoto: Interrogazione di Saia
Una interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione è stata presentata dal Consigliere Saia (PCI) per conoscere: “quali interventi di tipo economico siano già stati previsti, o si intenda attuare in favore dei cittadini e/o dell’imprenditoria locale; - quali interventi di sostegno al turismo ed al commercio delle zone interessate siano stati previsti o si intendano attuare per sostenere e rilanciare il turismo e l’occupazione ad esso legata; - quali agevolazioni di tipo fiscale siano stati previsti o si intendano attuare a favore dei Cittadini e degli imprenditori locali; - quali interventi siano stati previsti o si intendano attuare per sostenere il reimpiego dei lavoratori in cassa integrazione o già espulsi dal sistema produttivo anche mediante incentivi economici agli imprenditori che investono nella Valle Peligna e nelle altre zone interessate dal sisma; - se non si ritenga necessario che tali interventi tutti siano estesi a tutti quei Cittadini abruzzesi che anche al di fuori dell’area del cratere, hanno subito seri e documentati danni alle proprie abitazioni e/o alle proprie attività produttive e/o lavorative.” Saia, dopo aver ricordato che: “Il Decreto del sottosegretario Bertolaso appare notevolmente deficitario per quanto attiene agli stanziamenti economici in favore dei Comuni soggetti al terremoto che il 6 aprile 2009 ha duramente colpito la Regione Abruzzo con conseguenti proteste dei Sindaci e dei cittadini dei Comuni interessati; il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati hanno bocciato tutte le richieste di emendamenti al Decreto per la ricostruzione delle zone terremotate dell’Abruzzo, gravemente danneggiata dal sisma che ha avuto il suo epicentro nella città dell’Aquila il 6 aprile 2009; oltre ai 49 Comuni inseriti nell’elenco del sottosegretario Bertolaso vi sono numerosi altri Comuni che hanno ricevuto notevoli danni dal sisma e che non essendo inseriti nell’elenco medesimo non possono godere di molti dei benefici previsti per quelli ricadenti nel cosiddetto “cratere” , ha anche aggiunto che: “il sisma ha ulteriormente e fortemente aggravato una crisi economica ed occupazionale che da anni sta colpendo i Cittadini e le attività produttive di quest’area della nostra Regione”.

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