Sulla mozione unitaria approvata alla Camera sulle misure per le Popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto
La mozione unitaria approvata alla Camera finalizzata a promuovere ulteriori misure per i Comuni e gli Abitanti delle zone terremotate, con particolare riguardo alle questioni più spinose, come la ricostruzione degli immobili, gli sgravi fiscali ai Cittadini, le misure di sostegno al reddito ecc.., è senza’altro cosa utile e positiva e richiede attenzione da parte del Governo.
Tuttavia non si può non rilevare che le misure indicate sono ancora insufficienti e soprattutto l’entità degli stanziamenti non è tale da tranquillizzare le Popolazioni ed i Comuni che si trovano ad affrontare questioni di vitale importanza che richiederanno somme notevolmente più consistenti, e soprattutto, la certezza dei tempi per la loro erogazione.
Inoltre andrebbe maggiormente sottolineata l’importanza della ricostruzione che, dato il pregio dei centri storici devastati dal sisma, andrebbe maggiormente considerata rispetto alla costruzione di nuove abitazioni che non dovrebbe andare a stravolgere l’attuale assetto urbano della città dell’Aquila e dei molti Comuni danneggiati (cosa che purtroppo si teme stia già avvenendo).
Sotto questo aspetto non si può non rilevare il ritardo con cui oggi si procede nella ricostruzione e riparazione dei centri storici, a fronte di una accelerazione dei lavori relativi a nuove costruzioni che non hanno alcun collegamento funzionale, storico e paesaggistico con l’assetto urbano dell’Aquila e che non lasciano prevedere un accettabile livello di socializzazione per coloro che vi abiteranno.
Occorre intensificare l’azione per quanto riguardo la zona franca, tenendo però anche conto di adottare misure per quei Comuni e quei Cittadini che pur trovandosi fuori dalla zona franca e dal cratere sono stati seriamente colpiti dal sisma.
Occorre infine sorvegliare sull’operato delle banche, per le quali opera la sospensione dei mutui nei confronti dei Cittadini, prevista dalla legge, affinchè si impedisca che vengano applicati interessi sui periodi di sospensione.
Da ultimo i richiami all’attenzione del Governo sulla necessità di sorvegliare sulla correttezza degli appalti e degli eventuali subappalti e delle ditte che lavorano alla ricostruzione, onde garantire la sicurezza dei Lavoratori ed assicurare la massima trasparenza, evitare possibili infiltrazioni di carattere malavitoso ed impedire che sul colossale movimento di denaro relativo alle attività in corso possano lucrare trafficanti e faccendieri di ogni tipo.
Occorre, infine, che vi sia chiarezza su chi, come e fino a quando dovrà sovrintendere alla ricostruzione, con particolare riferimento al superamento della fase emergenziale onde consentire agli amministratori locali, (Comuni, Provincie e Regioni), di riprendere la piena titolarità nelle decisioni relative all’entità, ai tempi ed alle modalità della delicata opera finalizzata al ritorno della normalità e che dovrà prevedere prioritariamente l’utilizzo delle professionalità, della forza lavoro, delle conoscenze e delle imprenditorialità locali.
Il Presidente del Gruppo P.d.C.I.
Antonio Saia
L’Aquila 14 ottobre 2009
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INTERPELLANZA urgente
Situazione Ospedale di Sulmona
Il sottoscritto Antonio Saia Consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani.
Avendo appreso
che il Tribunale dei Diritti del Malato di Sulmona raccogliendo la richiesta di aiuto inviata per lettere da circa 30 Malati oncologici i quali lamentano la preoccupante situazione del Reparto Oncologico ove vi sono solo 2 medici con contratto a tempo determinato, di cui uno in scadenza;
Rilevato
che tutto ciò si aggiunge ad altri gravi carenze di personale, strutture e mezzi dell’Ospedale di Sulmona, con interi padiglioni strutturalmente carenti e privi di adeguata manutenzione, apparecchiature vecchie e obsolete, personale scarso a seguito della mancata copertura dei posti vacanti (tra cui molti primariati!);
Considerato
che la cosa è ancora più grave se si considera che la Regione Abruzzo è l’unica in Italia a non aver creato nessun Hospice per i malati terminali di cancro, e non si sa quale fino abbiano fatto i fondi che oltre 10 anni fa lo Stato erogò all’Abruzzo per questo scopo (circa 9 miliardi di vecchie lire).
INTERPELLA
il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore regionale alla Sanità per chiedere:
quali interventi urgenti intendano assumere per far fronte al grave ed indifferibile problema denunciato riguardante il Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Sulmona;
se e quando ritengano giunto il momento di procedere ad una riorganizzazione complessiva del suddetto Ospedale che, partendo dal suo risanamento ed adeguamento strutturale, ne avvii il rilancio anche attraverso il completamento delle attrezzature e la copertura di tutti i numerosi posti vacanti, tenendo conto della vasta area di utenza che ad esso afferisce.
L’Aquila, 14 ottobre 2009
IL CONSIGLIERE REGIONALE P.d.C.I.
Antonio Saia
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