Tempi di attesa per effettuare prestazioni sanitarie
Ormai è cronaca quotidiana quella che riguarda i lunghi tempi di attesa che devono subire i Cittadini Abruzzesi per poter effettuare analisi ed altre prestazioni sanitarie (ecografie, radiografie, visite specialistiche, endoscopie ecc.).
Tale situazione colpisce gravemente i soggetti più esposti (cioè più cagionevoli di salute) ed i più indigenti (quelli cioè che non possono permettersi di pagare le prestazioni di tasca propria presso strutture e/o specialisti privati).
Le attese per esami importanti, spesso indispensabili per la diagnosi precoce di malattie gravissime come i tumori, rendono tardivo, e quindi inefficace, l’intervento successivo per curare e trattare adeguatamente tali malattie, causando conseguenze gravissime, spesso anche mortali, per i Cittadini malati ed anche per la società che è poi costretta a farsi carico di sostenere spese consistenti per affrontare le conseguenze gravissime che tali malattie (tardivamente curate) provocano sui Cittadini e sulle loro famiglie.
A fronte di tutto ciò la Regione Abruzzo non fa nulla per affrontare il problema ….. anzi pone ostacoli a chi, come il sottoscritto, in qualche modo vorrebbe aprire il discorso ed iniziare la ricerca di idonee soluzioni.
Vi è, ad esempio, un progetto da me presentato in Consiglio Regionale sin dal 13 marzo 2009 e che giace in Commissione senza neanche essere messo in discussione, che mira proprio a trovare soluzioni per tagliare le liste d’attesa accorciando i tempi per l’esecuzione di indagini diagnostiche e prestazioni terapeutiche ambulatoriali.
Non penso che tale legge sia il toccasana, né che possa essere esaustivo del problema ma, almeno, rappresenterebbe un inizio, un tentativo di voler affrontare il tema.
Non posso non chiedermi il perché la maggioranza che Governa la Regione , e che dirige ed indirizza anche il lavoro del Consiglio e delle Commissioni, rifiuta di mettere in discussione la predetta proposta di legge, tanto più che fino ad oggi, dopo circa un anno di attività, le Commissioni ed il Consiglio Regionale hanno ben poco lavoro da fare, anche a causa della scarsa operosità della Giunta Regionale.
Il Presidente del Gruppo dei Comunisti Italiani
Antonio Saia
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