Le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio segnano l’ennesima cocente sconfitta per i comunisti di questo Paese. Un trend negativo costante quello degli ultimi vent’anni, una parabola discendente acuitasi – paradossalmente – nel momento in cui la crisi economica disvela il volto più brutale del capitalismo. Nel panorama europeo, in Grecia, Spagna, Portogallo e Francia in modo particolare, la sinistra di classe registra invece un significativo avanzamento: l’Italia rappresenta, dunque, un’anomalia. Tale circostanza mette in luce una nostra pesante responsabilità soggettiva. Attraverso il dato elettorale viene certificata oggi la nostra inadeguatezza, la nostra incapacità di porci in sintonia con quelle classi subalterne che abbiamo l’ambizione di rappresentare.
Alcuni elementi di riflessione sulle elezioni e sulla fase che si è aperta.
Il bipolarismo con queste elezioni volge al tramonto: al di fuori dello schema dicotomico Pd/PdL c’è uno spazio politico enorme, straordinario. Questo spazio non viene occupato dalla sinistra in nessuna sua forma. Alcune proposte politiche di buon senso improntate al sostegno al welfare e più in generale al potere d’acquisto delle masse popolari e quindi all’abbandono delle politiche di austerità e del Fiscal Compact, ad una revisione profonda dei trattati europei, non hanno cittadinanza politica nell’attuale parlamento, non essendo state in grado le forze comuniste e della sinistra in generale di costruirvi attorno un progetto politico credibile. All’interno di una crisi sistemica che vede accentuarsi la forbice tra i più ricchi ed i più poveri, il tema della redistribuzione della ricchezza è stato eluso durante l’intera campagna elettorale. Esemplificativo in questo senso il dibattito sulla patrimoniale: forse la migliore testimonianza di quanto si sia spostato a destra il baricentro della discussione politica pubblica.
I meriti di Grillo vengono dunque dopo i demeriti della sinistra: Grillo non a caso è un fenomeno squisitamente italiano, non esiste nel nostro continente un corrispettivo. Un dato più di ogni altro deve indurci ad una profonda riflessione: il Movimento 5 Stelle raccoglie notevoli consensi in alcuni luoghi chiave del conflitto sociale e ambientale nel nostro paese: Taranto, Mirafiori, Val di Susa e Sulcis.
In questo quadro occorre che ciascuna delle nostre organizzazioni si faccia carico responsabilmente della propria parzialità, per dar vita ad una nuova organizzazione comunista, prima tappa verso l’unità di quella sinistra alternativa al neo-liberismo che oggi si incontra sul terreno della lotta alla crisi, per il lavoro, l’ambiente ed i diritti.
Un progetto politico che con ogni evidenza deve porsi in alternativa alle attuali ricette economiche di gestione della crisi e possa quindi ambire a rappresentare le istanze dei soggetti sociali più deboli, condizionando concretamente le dinamiche politico-sociali di questo paese. Un progetto politico che possa imprimere una direzione chiara e precisa ai movimenti dei lavoratori, dei giovani, delle donne, di coloro i quali pagano oggi sulla loro pelle il prezzo più alto della crisi. Un’organizzazione comunista che si faccia quindi promotrice e fulcro di una più ampia aggregazione della sinistra sociale.
Il tempo è adesso, non possiamo più aspettare!
Carlo Alberto Ciaralli – Coordinatore FGCI Abruzzo
Flavio Di Schiena – Coordinatore GC BAT
Nicola Fabrizio – Coordinatore FGCI Emilia Romagna
Roberto Fuschi – GC Lecce
Manuela Grano – Esecutivo Nazionale GC
Giulia Loche – Esecutivo Nazionale FGCI
Sara Milazzo – Esecutivo Nazionale FGCI
Matteo Quarantiello – Coordinatore GC Sardegna
PER ADERIRE ALL’APPELLO INVIA UNA MAIL A: COMINCIADESSO2013@GMAIL.COM
Prime adesioni:
Giulia Alleonato – FGCI Pescara
Simone Angei – Segretario circolo PRC, “Belvedere-Marongiu” di San Gavino (Medio Campidano)
Azienda del Popolo
Roberto Battistelli – Segni (Roma)
Marco Beccari – PRC Roma
Matteo Bifone - GC Roma
Marco Borgatti – PRC Roseto degli Abruzzi (Te)
Emilia Butturini – FGCI Verona
Renato Caputo – PRC Roma
Marco Chieffi – PRC Battipaglia
Luca Massimo Climati – PRC
Giuseppe Cocco – FGCI L’Aquila
Luca D’Abramo – GC Terni
Andrea Daviddi – FGCI Bologna
Piergiorgio Desantis – PdCI Firenze
Giovanni Di Bartolo – Coordinatore FGCI Vibo Valentia
Michele Di Biase – GC Venosa (Pz)
Francesco Di Cataldo – Venezia
Alessandro Di Fabio – FGCI Pescara
Gianni Dozzi – Roseto degli Abruzzi (Te)
Andrea Favatano – PRC Lecce
Andrea Fioretti – PRC Roma
Alberto Gabriele – PdCI Roma
Luca Garau – Segretario circolo PRC, Assessore comunale Villacidro (Medio Campidano)
Simone Grecu – Coordinatore GC Sulcis Iglesiente
Simone Iocca - GC Roma
Daniela Labate – Esecutivo Nazionale FGCI
Enrico Lai – Coordinamento regionale GC Sardegna
Leone Lazzara – Segretario sezione PdCI ATAC Roma
Stefania Lepera – Bologna
Dario Leone – Cupello
Elena Loche – FGCI Roma
Giulia Mantovani – GC Civitavecchia
Leonardo Masella – PRC Bologna
Gianluca Merlini – Ravenna
Gabriele Miele – PRC Roma
Nicolò Monti – Coordinamento regionale FGCI Lazio
Marco Nobili – Coordinatore FGCI Rieti, Coordinamento regionale FGCI Lazio
Daniele Olivi – GC Terni, Segretario circolo PRC “Michele de Chirico” Terni
Stefano Palermo – Coordinamento FGCI Roma
Fabio Pasquinelli – Segretario Federazione provinciale PDCI Ancona
Marco Piccinelli – FGCI Roma
Virginio Pilò – PdCI Bologna
Simone Pisano – Coordinamento regionale GC Sardegna
Davide Proietti – GC Roma
Domenico Raco – GC Roma
Luca Angelo Rodilosso – Coordinatore FGCI Milano
Giorgio Salerno – PdCI Roma
Danilo Sarra – FGCI Teramo
Alessandro Scappin – PdCI Venezia
Giuliano Sdanghi – GC Civitavecchia
Domenico Severini – PdCI Civitella San Paolo (RM)
Gabriele Simonelli – Coordinatore GC Tivoli (RM)
Carlotta Sorrentino – Coordinamento regionale GC Lazio
Beatrice Taraborelli – Coordinamento regionale FGCI Lazio
Marco Tubino – FGCI Tigullio
Andrea Urbani – Coordinamento FGCI Roma
Mirko Valentino – Segretario circolo PRC,
Emilio Zanetti Chini – GC Roma
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