sabato 4 aprile 2009

SCRITTE NAZIFASCISTE A ROSETO


NON CI FAREMO INTIMIDIRE MAI!!!LA LOTTA PROSEGUE!


Riportiamo la nota del compagno Marco Palemo, segretario cittadino Di Rifondazione Comunista.


La scorsa notte sono apparse, sui muri della stazione di Roseto degli Abruzzi, scritte inneggianti al fascismo, a Mussolini e a Hitler (tramite la sigla 88). Inoltre sono presenti frasi intimidatorie e minacciose contro i militanti comunisti e contro la mia persona. Questa non è la prima volta che una città civile e democratica come Roseto è costretta confrontarsi con simili gesti intimidatori. I precedenti più gravi furono, tempo fa, i ripetuti danneggiamenti di alcuni esercizi commerciali, appartenenti a cittadini di origine cinese, che costrinsero addirittura uno di questi negozianti a dover chiudere l'attività. Anche in quel caso, oltre ai gravi danni procurati, apparvero scritte riconducibili a ideologie neofasciste.Rifondazione Comunista, in quell'occasione, si oppose con forza alla deriva razzista e neofascista, denunciando pubblicamente e segnalando nelle sedi deputate l'accaduto. Fatti simili si sono ripetuti su tutto il territorio provinciale. Un anno fa una bomba molotov fu lanciata contro la sede della Federazione provinciale del PRC a Teramo, mentre a gennaio Rifondazione fu l'unica ad opporsi, a differenza del Partito Democratico, alla partecipazione di alcuni gruppi neofascisti giunti di forza da Roma, alle manifestazioni studentesche a Teramo.Tornando a Roseto, alle scorse elezioni per il coordinamento delle politiche giovanili, gruppi di giovani si sono presentati ai seggi per sostenere la lista di destra, gridando slogan fascisti. Mai, in tutti questi casi, né io né qualsiasi altro compagno, ci siamo fatti intimidire dalle minacce squadriste. Probabilmente per questo motivo oggi siamo oggetto simili attenzioni.Ad ogni modo vogliamo far sapere che, anche in questo caso, non recederemo dalla nostra linea antifascista. Quelle scritte saranno oggetto delle nostre azioni, politiche e legali; ma per dare maggior forza alla nostra opposizione a ideologie antropologicamente estranee a un popolo civile, come quello abruzzese, rilanceremo la prossima giornata del 25 aprile, come simbolo dell'Italia riconquistata alla libertà, alla democrazia e alla Repubblica. Quel giorno ci mobiliteremo per combattere, come sempre, con le armi della cultura e dell'azione civile, qualsiasi deriva intollerante, razzista e totalitaria che voglia infangare la nostra città e la nostra Nazione rinata dalla Resistenza.

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