domenica 12 luglio 2009

Ferrovie, ancora un operaio morto sui cantieri dell'Alta Velocità

tratto da WWW.LARINASCITA.ORG

Sindacati, «carenti controlli in materia di sicurezza sul lavoro»
Quanto costa l'Alta Velocità? Di sicuro un certo numero di vite umane, troppe e da troppi anni, e stamattina all'elenco degli operai morti su quei cantieri si aggiunge anche il nome di Daniele Le Cave, 40 anni
Stava lavorando lungo la massicciata ferroviaria ed è stato travolto e ucciso questa mattina, attorno alle 8.15, all'altezza della stazione di Parma, colpito da un treno Eurostar. L'operaio era uno degli addetti del cantiere per la realizzazione dell'interconessione della linea Tav, si tratta di lavori eseguiti dalla ditta Edilscavi 2000 in sub-appalto Alstom.E così, con un copione che si ripete simile, come per le morti dei ferrovieri Massimo Romano (15 novembre 2006) e Anthony Harold (6 marzo 2008), oggi le “ferrovie più sicure d'Europa” mietono un'altra vittima e non ci sembra che in queste condizioni la sicurezza dei lavoratori sia una priorità.Gianni Pagliarini, responsabile Lavoro del Pdci, commenta così l'ennesimo incidente: «un’altra volta ancora la tragedia quotidiana delle morti bianche si è abbattuta sul microcosmo delle Ferrovie, in tutta evidenza sempre più insicuro. Ironia della sorte stava lavorando su un cantiere dell’Alta Velocità, vale a dire quel settore che negli anni ha ottenuto ingenti risorse in precedenza destinate ai pendolari e, probabilmente, alla messa in sicurezza di linee periferiche e di convogli destinati al traffico locale o delle merci»I sindacati dell'Emilia Romagna in una nota congiunta ricordano come solo due giorni fa avessero denunciato «una forte carenza nell'applicazione delle norme e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro», ed individuano «nel costante ricorso a lavori in sub appalto, nella sistematica carenza di organici, nella mancanza di formazione sulle regole di sicurezza e nella mancanza dei controlli preventivi, le cause di questa ennesima tragedia». Diventa prioritario, dicono i sindacati, «affrontare questo crescente problema, diventato oramai fattore comune in tutti i cantieri di lavoro operanti in ambito ferroviario della nostra regione». Forse a questo punto sarebbe necessario un grande ed unitario sciopero per la sicurezza di lavoratori e viaggiatori, il tempo massimo ci sembra già scaduto.
Alessandra Valentini

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