giovedì 23 febbraio 2012

COMUNICATO STAMPA GRUPPO PDCI REGIONE ABRUZZO

Contro le proposte del PD e di Confindustria sulla legge elettorale

 Le preoccupanti dichiarazioni del capogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale D’Alessandro, che, chiedendo, in perfetto accordo con il Presidente di Confindustria Abruzzo, una riforma elettorale con sbarramento al 6%, rendono evidente come il PD abbia ormai imboccato una deriva poco democratica, rivolta solo al governo delle Istituzioni, senza se e senza ma, e, soprattutto, senza alcun controllo democratico.
Una deriva che vuole eliminare dalle istituzioni tutte quelle forze che si oppongono (da destra o da sinistra), alle politiche del massacro sociale (come quelle del Governo Monti) ed alle consociazioni affaristiche con i poteri forti come le banche, la Confindustria, le vecchie e nuove baronie.
D’altro canto che nel PD deberlinguerizzato andassero prevalendo queste tendenze è ormai chiaro da tempo!.
Basti ricordare come il loro ex capo Walter Veltroni è riuscito a fare ciò che nemmeno a Mussolini era riuscito: estromettere i Comunisti dal Parlamento Italiano.
Sono convinto però, che sarà il popolo italiano a bocciare l’innaturale alleanza consociativa politico-affaristica che sta producendo solo il definitivo smantellamento dello stato sociale, il declassamento del lavoro come fondamento principale della nostra Costituzione, l’impoverimento generale delle classi popolari e, tra non molto, anche del ceto medio del nostro paese.
                                                                   Il Presidente del Gruppo dei Comunisti Italiani
                                                                                              Antonio Saia
L’Aquila, 22 febbraio 2012

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